Progetti comuni

Digital health

Il termine Digital Health raccoglie sotto un’unica definizione tutte le soluzioni, le tecnologie e gli aspetti della salute connessi al mondo digitale. Il gruppo di lavoro del Cluster ha condiviso un framework di riferimento e una serie di priorità.

“Digital Health is impacting on different layer linked to healthcare and life sciences… and the impact is bigger than expected.”

Un grande impatto, quello della Digital Health, sotto vari profili:

Education e digitalizzazione, insieme, possono rendere i sistemi sanitari più reattivi e sostenibili

Education e digital health possono abilitare la transizione da una medicina fondata sul trattamento a una basata sulla prevenzione

Education e digital health delineano un nuovo ruolo per i professionisti sanitari

Education e digitalizzazione garantiscono ai professionisti più tempo per dedicarsi alla medicina

La digital health può aiutare a ridurre le ineguaglianze sanitarie.

È anche per questi motivi che Cluster lombardo ritiene fondamentale connettere le eccellenze regionali sul tema, per intercettare finanziamenti dedicati e sviluppare progetti per i cittadini e per il sistema sanitario. Per farlo, ha costituito un GdL che ha identificato alcuni aspetti prioritari su cui concentrarsi:

Connettersi ad altri ecosistemi digitali.

Monitorare possibili fonti di finanziamento Eu, nazionale e regionale e proporre progetti collaborativi.

Supportare la circolazione e lo scambio di buone pratiche ed esperienze. Contatti con i committenti, modelli collaborativi, progetti R&D, regulatory, ecc.

Proporre e organizzare eventi e workshop.

Sperimentazione clinica

Il progetto ha l’obiettivo di formulare una proposta operativa per potenziare la sperimentazione clinica in Regione Lombardia. La legge n.3 del gennaio 2018, meglio conosciuta come Legge Lorenzin, tra gli ambiti di intervento, apporta importanti modifiche sul piano della ricerca clinica e dell’organizzazione dei Comitati Etici che operano nel nostro Paese. Le sperimentazioni cliniche rappresentano un’attività istituzionale per le aziende sanitarie, indispensabile per poter offrire un’assistenza di qualità. Per questo, devono rientrare nella mission delle singole aziende dei sistemi sanitari regionali e di quello nazionale.

Partecipare a uno studio clinico comporta per la struttura che lo conduce numerosi vantaggi:

Aumenta la padronanza della metodologia sperimentale

Consente di imparare velocemente a utilizzare un nuovo dispositivo

Rappresenta un’occasione di apprendimento, generando un circuito di apprendistato più ampio per la struttura e per le risorse umane coinvolte

Può diventare uno strumento per accrescere la reputation della struttura

Genera vantaggi di tipo economico

Il progetto intende riunire istituzioni pubbliche e private
che operano nell’ambito della sperimentazione clinica per:

Promuovere lo sviluppo di nuove progettualità, la collaborazione e il confronto tra tutti gli attori dell’ecosistema della sperimentazione.
Identificare best-practice che possano migliorare l’attività dei Comitati Etici e dei centri in cui la sperimentazione clinica viene condotta.
Facilitare il recepimento e il monitoraggio della nuova normativa, identificando potenziali ambiti di intervento.

Evidenziare il valore della ricerca clinica lombarda attraverso dati concreti, che possano supportare operatori e policymaker nel potenziamento del sistema.

Il tutto grazie a due attività:

Presidio delle policy che impattano sul sistema delle sperimentazioni

Output:

Realizzazione di documenti di posizionamento interni ed esterni, propedeutici alla realizzazione di lobby e di advocacy.

Attività di analisi dati, definizione best practice, raccomandazioni e istanze

Output:

Promozione di un confronto costante tra gli attori della sperimentazione e realizzazione di un report sul valore della sperimentazione clinica in Lombardia.

Disseminazione di posizionamenti e risultati del lavoro attraverso eventi, incontri istituzionali, media, ecc.

Biobanche

Ad oggi, non esiste una normativa di settore a livello nazionale, ma solo un indirizzo sulla regolamentazione delle biobanche di Regione Lombardia (2016) e alcune linee
guida del Governo per l’accreditamento (2006). Del resto, le biobanche ricoprono una grande importanza ai fini della ricerca, in quanto:

Permettono di raccogliere e conservare campioni secondo procedure standardizzate e strutturate

Fungono da enti di servizio, a beneficio di chi necessita di utilizzare i campioni

Le loro attività devono essere regolamentate da normative comuni a livello europeo e internazionale

Dall’accordo Stato-Regioni del 25 marzo 2009 è emerso che sono le regioni le autorità responsabili dell’autorizzazione delle biobanche nel territorio di competenza. Ecco perché BBMRI.it ha avviato un progetto pilota insieme a diverse Regioni, per il censimento e la valutazione di tutte le biobanche presenti sul territorio con l’obiettivo di creare un catalogo regionale, ridurre il frazionamento, migliorare la qualità delle biobanche e progettarne una sostenibilità a lungo termine.

L’obiettivo del Cluster?
Un programma di sostegno istituzionale alle attività di biobanking, finalizzato alla creazione di una rete di biobanche che operano in sinergia e con elevati livelli di qualità e capace di porsi come hub credibile a livello nazionale ed europeo.